

I monaci producono oggi come ieri la Chartreuse. Conservano gelosamente il loro segreto e sono gli unici a conoscere i dettagli della produzione.
I liquori prodotti non contengono alcun additivo chimico; lo stesso colore proviene dalle piante che li compongono. Le 130 erbe presenti nella ricetta sono messe a macerare in un alcool di alta qualità, e dopo distillate.
I monaci producono oggi come ieri la Chartreuse. Conservano gelosamente il loro segreto e sono gli unici a conoscere i dettagli della produzione.
I liquori prodotti non contengono alcun additivo chimico; lo stesso colore proviene dalle piante che li compongono. Le 130 erbe presenti nella ricetta sono messe a macerare in un alcool di alta qualità, e dopo distillate.
Dopo questo processo viene aggiunto un distillato di miele e sciroppo di zucchero per la Jaune. A questo punto inizia il lungo invecchiamento nei fusti di rovere, nelle bellissime cantine a Voiron.
I farmacisti del XVI° secolo erano alla ricerca dell’elisir di lunga vita e la Chartreuse è da considerarsi il summa dell’esperienza farmaceutica di quel secolo; raggruppa in effetti tutte le piante medicinali (130) allora conosciute.
Entrare nelle cantine della Chartreuse è tornare indietro nel tempo: ormai non c’è più nessuno che invecchia i liquori. La Chartreuse Vert e Jaune hanno minimo 3 anni di invecchiamento in fusti di rovere e le V.E.P. minimo 10 anni, distillate in alambicchi centenari di rame stagnato.
Riferimenti Specifici